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CAIVANO. Il Centro Delphinia è già realtà. Tra Enzo Falco e M5S è cominciata la gara a chi la spara più grossa!

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CAIVANO – L’ultima città a nord di Napoli ha dovuto subire l’onta dello scioglimento per infiltrazioni camorristiche perché a queste latitudini l’odio ed il rancore prevalgono sul bene pubblico e l’interesse comune. Da quel triste giorno non c’è stato nessuno tra i cittadini caivanesi – politici e appartenenti alla società civile – che abbia avuto un sussulto di dignità e gridando basta abbia messo su un movimento civico atto a portare sul territorio nuove idee, lavorando in questi ultimi due anni per avviare un processo di rivoluzione culturale che mettesse alla berlina vecchi metodi clientelari e prebendisti.

Oggi ci ritroviamo con una classe dirigente sprovveduta, disinformata e inesperta, compresa quella che ha governato questa città diversi lustri fa. Oggi i nuovi e vecchi politici vogliono raccontarci le favole a cui neanche più i bambini ci credono. Mettono su storielle perché nel loro bagaglio culturale manca l’attualità socio-politica della nostra città, mancano le giuste informazioni e con esse soluzioni e contenuti e mentre Enzo Falco sogna di riportare Caivano alle origini rurali con tanto di vite maritata e friarielli nostrani, immaginando che per le strade della cittadina gialloverde possano ritornare “Alapone” col suo carretto di frutta che partiva da via Garibaldi e attraversava il corso insieme a “Ndrè Capechiuov” con la sua richiesta asfissiante delle dieci lire e cataputando la comunità caivanese indietro di quarant’anni, il Movimento 5 stelle chiede ai commissari di aderire al bando emesso dal Ministero dello Sport e delle Politiche Giovanili per recepire i fondi “Sport e Periferie” per riqualificare il Centro sportivo Delphinia senza sapere che nel Luglio 2019 la terna commissariale ha già pubblicato una manifestazione di interesse pubblico di un project financing aggiudicato a Gennaio 2020 all’unico partecipante: un RTI che comprende la società “Alba Oriens”.

E allora, come avrebbe detto Lello Ferrante de “I ditelo Voi”: “Se le cose non le sai, salle!”. Nell’area del centro Delphinia nascerà un grande centro sportivo polivalente, compreso di piscine olimpioniche e balneazione con tanto di acquascivoli. Il progetto a firma dell’Architetto caivanese Antonio Laurenza presentato da “Alba Oriens” in associazione con altre realtà del ramo e insieme a Christian Andrè allenatore della Canottieri Napoli porteranno il nuoto agonistico e turismo estivo nella città gialloverde.

Il piano economico prevede l’investimento del privato di svariati milioni di euro. Dopo un’estenuante trattativa intrapresa con i Commissari Prefettizi anche dopo l’aggiudicazione, si spera che il progetto possa vedere la sua attuabilità ancor prima che la politica si insedia e se ne possa prendere merito dal basso della propria ignoranza.

Allo stato attuale, da indiscrezioni raccolte in esclusiva da Minformo, pare manchi solo il decreto di promotore per avviare i lavori di riqualificazione sotto la lente d’ingrandimento del tecnico amministrativo del progetto Dott.ssa Monica Andrè. Poi finalmente in una zona abbandonata e poco curata sorgerà uno dei più importanti centri di balneazione e di sport acquatico della Campania, portando nel tessuto sociale caivanese, sport, divertimento ed economia.

Un grande plauso va fatto sicuramente ai commissari se riusciranno a chiudere il tutto prima della loro partenza e una tiratina d’orecchie va fatta a chi prima di vendere fumo ai cittadini ignari e un po’ distanti dalla politica con la speranza di raccattare voti partoriti dalla pancia e non dalla testa, di informarsi prima, studiare, leggere i documenti e poi cominciare a comunicare pubblicamente le proprie idee, laddove si rivelassero originali.

Se questi sono i presupposti, povera Caivano, sicuramente assisteremo ad una campagna elettorale vuota di contenuti e piena di fumo, e con Enzo Falco come candidato sindaco, i caivanesi potranno sperare che forse non sarà più quello della Terra dei Fuochi, da lui denunciata e combattuta – mentre adesso promuove i prodotti tipici caivanesi, in contrapposizione con quanto da lui finora evidenziato che con la storia della Terra dei Fuochi si sono viste chiudere tante aziende agricole – ma fumo dei carciofi arrostiti delle bancarelle abusive poste lungo i marciapiedi la domenica mattina. Per il resto? Io… speriamo che me la cavo.

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Comune di Caivano, in arrivo 17 nuove assunzioni a tempo indeterminato

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17 nuove assunzione, a tempo indeterminato, al Comune di Caivano.

La Commissione Straordinaria, come da richiesta, si avvarrà del supporto tecnico-organizzativo della Commissione Interministeriale per la Riqualificazione delle Pubbliche Amministrazioni, che si occuperà della selezione di otto istruttori contabili, due istruttori direttivi contabili, due istruttori amministrativi, quattro operai specializzati (Area degli Operatori esperti) e un istruttore tecnico.
Saranno potenziati, quindi, alcuni servizi ritenuti di fondamentale importanza ed attualmente carenti, come la ragioneria, i tributi e le manutenzioni.

Le 17 nuove assunzioni si aggiungeranno alle 31 già effettuate (16 unità nei ruoli dirigenziali e amministrative e 15 agenti di polizia municipale); il tutto grazie all’approvazione del Piano Integrato di Attività e Organizzazione 2024-2026, documento predisposto con il supporto della task force del Dipartimento della funzione pubblica ed approvato dalla Commissione Straordinaria, formata dal Prefetto Filippo Dispenza, dalla Viceprefetto Simonetta Calcaterra e dal Dirigente Maurizio Alicandro,  che, dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche, amministra il Palazzo di via Don Minzoni dal mese di ottobre 2023.

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CAIVANO. La politica latita ancora e lascia ancora tanto spazio al prete Patriciello che non disdegna di fare campagna elettorale

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CAIVANO – Una città in fase di riqualificazione, sia urbana che sociale. Grazie al Governo Meloni sono stati stanziati 52 milioni di euro che vengono gestiti da Fabio Ciciliano il Commissario Straordinario nominato dalla Premier, e altri soldi vengono presi dai vecchi fondi CIS che promosse Mara Carfagna, già Ministro del Sud e della Coesione Territoriale che nella chiesa del prete Patriciello, nel Gennaio 2022, firmò il Cis “Terra dei Fuochi” con all’interno un progetto di 2,5 milioni di euro presentato proprio dal parroco Maurizio Patriciello in collaborazione con il Comune di Caivano per un centro di formazione che doveva sorgere all’interno della Zona Asi di Caivano. Progetto poi arenato perché il Governo Meloni ha bloccato quei fondi destinati in 52 comuni della Provincia di Napoli, i fondi destinati a Caivano poi sono stati dirottati per altri lavori, parte sono stati impiegati per la riqualificazione del Teatro “Caivano Arte”.

Quindi qualcosa si sta muovendo. Il Commissario Straordinario ha stilato il proprio programma e i lavori vanno avanti spediti. I fondi CIS almeno a Caivano sono stati impiegati. Peccato per il progetto di Maurizio Patriciello che forse non vedrà la luce ma il suo sacrificio non sarà reso invano. I soldi sono serviti al Teatro e ad altre infrastrutture del territorio.

Il cronoprogramma va avanti e alla fine di questo mese verrà inaugurata anche la nuova “Deplhinia” quindi perché continuare a sponsorizzare, politicamente, ciò che è stato fatto e non si guarda avanti? Caivano non si salverà con le inaugurazioni. Dal punto di vista sociale, oltre all’assunzione di personale, nulla è stato fatto. E quello non compete a Ciciliano ma ai caivanesi.

Ancora una volta si lascia spazio a Patriciello. Ancora una volta gli si dà la possibilità di fare politica. Ancora una volta la classe dirigente o chi ambisce a diventarlo si assenta e lascia voragini a chi ama riflettori e telecamere ma non possiede né il ruolo né le competenze. Maurizio Patriciello va in Tv a difendersi dagli attacchi del Governatore De Luca, senza contraddittorio e con la possibilità di fare da testimonial alla Premier Giorgia Meloni, dato che continua a dire che ciò che ha fatto la leader di Fratelli d’Italia, in passato non è stato fatto dai suoi pari grado. Dichiarazioni che fatte in campagna elettorale vengono considerate dei veri e propri spot con tanto di testimonial di rilevanza nazionale.

Manca solo che il prete, insieme alla Premier Meloni, qualche Ministro e i commissari caivanesi decidano pure chi promuovere alle prossime elezioni amministrative, in maniera tale che si possa passare da un Comune commissariato dalla Prefettura a quello commissariato da Fratelli d’Italia, con un sindaco “fantoccio” manovrato dai poteri politici nazionali con il benestare della chiesa e dei tanti fedeli che credono nella volontà di Dio.

È tempo che i caivanesi, gente onesta e laboriosa da sempre, comincino a prendere in seria considerazione il futuro della propria comunità e del proprio territorio, e facciano sentire la propria presenza, facciano capire al Governo e alle istituzioni, che da troppi anni hanno dimenticato questo territorio, che i caivanesi con la loro presenza al loro fianco, sono pronti a riappropriarsi della vita politica della loro città e che non hanno bisogno né di commissari né di pupari.

Anche se, con l’assenza della politica, ognuno rintanato nelle proprie case perché colpevole nell’ignavia e nell’assoggettamento alla camorra, temo che ci possa essere più la probabilità che qualche politicante di turno possa “vendersi” al volere dei potenti che avere un sussulto di dignità e dimostrare quanto i caivanesi siano pronti all’autogestione. Mala tempora currunt.

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Caivano, incendio in un deposito di abiti vecchi: paura nella notte

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Notte di spavento a Caivano. Un improvviso incendio di un deposito di abiti vecchi, in via Fossa del Lupo, nella zona che collega via Diaz a via Atellana, è divampato nell’aria rendendola irrespirabile, provocando una nuvola nera alta decine di metri che si è propagata a chilometri di distanza.
Sul posto sono intervenuti prontamente carabinieri e vigili del fuoco.
L’odore naueseabondo dell’aria ha costretto gli abitanti caivanesi a barricarsi in casa.

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